Leggendaria 163 - Violenza, ancora

Leggendaria 163 | dicembre 2023 – gennaio 2024

Anno nuovo, il 28esimo per noi e voi, lettrici e lettori di Leggendaria. Abbiamo approntato alcune modifiche grafiche nella nostra benefica inquietudine di fare sempre meglio. Innanzitutto, le nuove icòne delle Rubriche, disegnate per noi – grazie, grazie! – da Maria Grazia Zanmarchi, che in questo fascicolo fa l’en plein perché firma anche la copertina: un segno assai riconoscibile il suo che ci piace e ci corrisponde. E le immagini sono importantissime per Leggendaria perché di ogni argomento ci forniscono una sorta di doppia lettura.

Numero assai ricco, con dieci pagine in più, questo che portiamo alla 7ma edizione di Feminism, la Fiera dell’editoria delle donne (1-4 marzo 2024), progetto che ci vede coinvolte fin dall’inizio perché anche lì di libri si parla e di grandi temi d’attualità. Il pensiero della guerra, delle guerre, non ci abbandona mai: apriamo quindi con una riflessione a bassa voce ma essenziale: tra nemici, parlarsi si può, anzi si deve.

Lo Speciale tratta della violenza – sì, ancora – perché il 2023 è stato tragico; femminicidi e stupri anche quest’anno non sembrano voler diminuire, anzi: diventano sempre più feroci. Il Tema si affaccia su quelle scritture che ci raccontano la vita materiale, le vecchie e nuove povertà, il lavoro precario – manuale o creativo che sia: scritture eccentriche, “dal basso”, “di classe”, perché la classe indica una collocazione precisa sia singolarmente che collettivamente, anche se tendenzialmente “oscurata” sotto la generica etichetta della “disuguaglianza” che prevale nel discorso politico e nelle analisi statistiche e sociologiche: è una variabile da rimettere al centro, ripensandola alla luce del pensiero femminista …

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